mercoledì 20 maggio 2015

Perché Israele dovrebbe essere bandito dalla Fifa - Gideon Levy

La verità va detta fin dall'inizio: mi auguro che Israele sia sospeso dalla FIFA. Il 29 maggio, potrebbe essere fatta una mossa che potrebbe diventare un punto di svolta. Potrebbe iniziare una reazione a catena il cui fine è difficile da prevedere. Se l'organo di governo del calcio mostra ad Israele un cartellino rosso, come chiedono i palestinesi, potrebbe significare che il calcio diventa  fonte di trasformazione.
Significherebbe che è finalmente giunto il momento per Israele di pagare per i reati della sua occupazione, che gli israeliani cominciano a essere penalizzati per ciò che viene fatto in loro nome, che  la continua rottura di Israele del diritto internazionale con arroganza e crudezza  ha un costo. E quale miglior prezzo che vietare Israele dalle partite di calcio a livello internazionale fino a quando non cambia il suo comportamento? Ha funzionato incredibilmente bene in passato in  Sud Africa   dove  il boicottaggio internazionale dello sport dell'apartheid è stato uno degli elementi decisivi che ha  portato alla caduta del regime.  Israele  farà  la vittima  unificando i ranghi e lanciando un contrattacco: guardate quello che ci stanno facendo, questi antisemiti, nemici di Israele,  tutto il mondo è contro di noi! Naturalmente evocherà la  Shoah. I politici e i faccendieri cercheranno di superarsi a vicenda con dichiarazioni indignate. Il presidente dell'Unione Sionista MK Isaac Herzog annuncerà che, in queste cose, non c'è opposizione e coalizione, ma un solo unità . Israele dichiarerà il calcio palestinese illegale : ogni ragazzo con un pallone da calcio sarà arrestato; forse lo stadio a Gaza sarà bombardato per il fatto che si tratta di un deposito di armi; l'ufficio del capo del calcio palestinese Jibril Rajoub a Ramallah verrà spianato (non per la prima volta), Shimon Peres organizzerà una partita tra la Micronesia e i palestinesi.
Pochi mesi dopo   senza calcio internazionale o un orizzonte diplomatico internazionale, sorgeranno domande e dubbi. Che cosa può fare Israele per tornare ? Perché gli fanno tutto ciò ? Vale la pena continuare l'occupazione e pagare un prezzo  sempre più alto ? Gli insediamenti di Itamar e Yitzhar meritano di essere ostracizzati ?
Le sanzioni e i divieti non si fermeranno davanti a Zurigo: la FIFA suonerà il fischio d'inizio e questo il mondo attende, poi quando il prezzo diventa intollerabile, sempre più israeliani si risveglieranno dalla loro indifferenza. Non c'è alcuna possibilità che faranno questo in anticipo: non ne hanno alcun motivo :  la vita è buona, la società è negazione e i cervelli vengono lavati.
Un divieto di calcio non uccide nessuno.  Si tratta di un'arma legittima per stabilire la giustizia e applicare il diritto internazionale. Israele ha sostenuto e sostiene il boicottaggio  e lo incoraggia: contro Hamas, contro Gaza, e, naturalmente, contro l'Iran. Ha anche aderito al boicottaggio contro il Sudafrica, anche se suo malgrado. Ora il suo turno è arrivato.
Qualcuno può negare che sia stato ammonito innumerevoli volte e ha continuato come se nulla fosse accaduto? Non dovrebbe essere mostrato il cartellino rosso  per l'imprigionamento di milioni di abitanti di Gaza, tra cui i giocatori di calcio di Gaza?
Il presidente della FIFA Sepp Blatter ricorda il calciatore il cui futuro brillante ha predetto : Mohammed al-Qatar, ? Sa è stato ucciso da un proiettile israeliano dritto al petto da una distanza di 70 metri, mentre protestava per l'ultima guerra a Gaza? Non era un crimine?
Israele sta ora mostrando il suo volto diplomatico offeso e scioccato e sta cercando senza sosta di evitare l'editto malvagio. Potrebbe avere successo anche questa volta,ma  non è forse giunto il momento  di  chiederci tutti quanti : per quanto tempo ancora?

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