In
Italia 18500 lavoratori, possono, e devono, con l’accordo dei sindacati che
firmano, lavorare gratis, fa curriculum, dicono (???).
Una ragazza di 19 anni, Layla Sit Aboha (qui)
fa un giro all’Expo, e fa domande, e commenti; e Layla batte Expo 1 a 0, e
palla al centro.
In Cina un “padrone”, multimiliardario, regala a 6400
dipendenti (che già hanno il loro stipendio, mica lavorano gratis, come in
Italia) una settimana di vacanza in Europa.
se uniamo i punti il disegno è inquietante, sempre più.
La storia dei 18500 (senza posizione lavorativa,
volontari, schiavi, lavoratori gratuiti?) nelle parole di Giorgio Cremaschi:
…Nelle previsioni iniziali questi fortunati avrebbero dovuto
essere 18500, da qui il peana subito scattato sui 20000 posti di lavoro creati
dalla magia dell’EXPO. Ora Invece pare che siano meno della metà, per la
semplice ragione che lavorare all’EXPO non solo non paga, ma costa. Immaginiamo
un pendolare che debba accollarsi i costosissimi costi quotidiani del sistema
ferroviario lombardo. O addirittura un giovane di un’altra regione che volesse
fare questa esperienza a Milano. Per lavorare gratis bisogna godere di un buon
reddito e non tutti ce l’hanno.
Eppure a tutto questo ci sarebbe stata una alternativa
semplice semplice. Visto che Expo per sua natura è un evento a termine, coloro
che la faranno funzionare avrebbero potuto essere assunti con il tradizionale
contratto a termine. Lavori sei mesi? Sei pagato per quelli, sono solo, due
settimane? Riceverai la tua quindicina. Perché non si è fatto
così? Semplicemente perché in questo modo si sarebbe dovuto spendere molto
di più in salari e questo non era compatibile con gli alti costi della fiera.
C’era da pagare una montagna di mazzette, non si potevano retribuire anche gli
addetti agli stand. Capisco che questo modo di ragionare possa essere
considerato troppo rigido e ancorato a vecchi tabù. C’è un lavoro e si
pretende anche un salario, allora si vogliono difendere vecchi privilegi
direbbero gli araldi del lavoro flessibile.
Quando l’accordo sul lavoro gratis è stato sottoscritto
l’allora presidente del consiglio Enrico Letta disse, facendo eco al presidente
della Confindustria Squinzi, che esso era un modello per il paese. La
rottamazione renziana sempre rivolta alle nuove generazioni ha lasciato quella
intesa intatta, così come hanno fatto CGILCISLUIL, nonostante le critiche a
quel #jobsact che l’accordo EXPO già anticipava. Tutte le forze politiche
rappresentate in parlamento, escluso il Movimento 5 Stelle, sono consenzienti…
E' probabilmente il miglior datore di lavoro del mondo,
almeno per questo week end. Il miliardario cinese Li Jinyuan ha regalato
quattro giorni in Francia a 6400 dipendenti per festeggiare i vent'anni di vita
della sua azienda, la Tiens (multinazionale che spazia dal settore delle
biotecnologie, al turismo, dall'istruzione ai servizi finanziari). In Costa
Azzurra si è formata una vera catena umana come si vede dalle immagini: il
gruppo di dipendenti è sbarcato prima a Nizza per poi trasferirsi dopo 48 ore a
Parigi, solcando la capitale dalla Tour Eiffel al Louvre, per finire con una
cena di gala da VIP. Per questo regalo sono stati prenotati 140 alberghi più
7.600 biglietti di treno. Per l'occasione, le ferrovie francesi hanno
noleggiato due TGV speciali e dodici persone sono state messe a disposizioni
nelle stazioni per assistere l'enorme afflusso di cinesi...(ap)
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