all'inizio è come un qualsiasi animale, allegro e felice, senza domande, poi la "cultura", i ruoli, la mamma cominciano a farla diventare umana, purtroppo.
dopo averlo letto uno si chiede perché è così difficile trovarlo.
forse in qualche biblioteca o in qualche bancarella si può trovare questo libro, un gran libro, come tutti quelli di Marlen Haushofer.
prova a leggere il libro ascoltando Meta, immedesimati in Meta, sii Meta - franz
Sullo sfondo di una quieta esistenza agreste nella Storia
tra le due guerre, l'autrice narra - con una notevole capacità d'introspezione
nel mondo infantile - l'evoluzione di Meta, figlia di un guardiacaccia, dai
primi anni di vita all'adolescenza. L'azione è quasi nulla, tutto si verifica
nell'animo della protagonista, nell'ambito di un processo di formazione della
psiche infantile. Lo sguardo della bambina si costituisce come punto focale di
un universo terragno, brulicante e segreto, percepito nel breve ma fidato
orizzonte tra prato e cielo, bosco e ruscello. Un mondo che Meta esplora
provando se stessa - come nella "battaglia eroica " contro le ortiche
- tra emozioni e trasalimenti, in continua dissolvenza di gioco, realtà e
fantasia. Accanto scorre piana la vita della masseria regolata secondo la mite
legge paterna, essenziale nell'educazione sentimentale della bambina, ma dalla
quale Meta progressivamente si allontana. Crescere comporta infatti un doloroso
distacco dagli affetti primari: la madre non è più il caldo rifugio azzurro
della prima infanzia, anzi col passar degli anni si fa gelida vicaria di una
norma sociale; ma sarà lei a imporsi perché la figlia da grande continui a
studiare. Alla fine lo sguardo di Meta, ormai adulta, si alza oltre il desco
familiare, nel dolente commiato dall'infanzia…
da qui
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