martedì 5 maggio 2015

Un cielo senza fine - Marlen Haushofer

di Meta, una bambina, appaiono i ricordi e la vita.
all'inizio è come un qualsiasi animale, allegro e felice, senza domande, poi la "cultura", i ruoli, la mamma cominciano a farla diventare umana, purtroppo.
dopo averlo letto uno si chiede perché è così difficile trovarlo.
forse in qualche biblioteca o in qualche bancarella si può trovare questo libro, un gran libro, come tutti quelli di Marlen Haushofer.
prova a leggere il libro ascoltando Meta, immedesimati in Meta, sii Meta - franz







Sullo sfondo di una quieta esistenza agreste nella Storia tra le due guerre, l'autrice narra - con una notevole capacità d'introspezione nel mondo infantile - l'evoluzione di Meta, figlia di un guardiacaccia, dai primi anni di vita all'adolescenza. L'azione è quasi nulla, tutto si verifica nell'animo della protagonista, nell'ambito di un processo di formazione della psiche infantile. Lo sguardo della bambina si costituisce come punto focale di un universo terragno, brulicante e segreto, percepito nel breve ma fidato orizzonte tra prato e cielo, bosco e ruscello. Un mondo che Meta esplora provando se stessa - come nella "battaglia eroica " contro le ortiche - tra emozioni e trasalimenti, in continua dissolvenza di gioco, realtà e fantasia. Accanto scorre piana la vita della masseria regolata secondo la mite legge paterna, essenziale nell'educazione sentimentale della bambina, ma dalla quale Meta progressivamente si allontana. Crescere comporta infatti un doloroso distacco dagli affetti primari: la madre non è più il caldo rifugio azzurro della prima infanzia, anzi col passar degli anni si fa gelida vicaria di una norma sociale; ma sarà lei a imporsi perché la figlia da grande continui a studiare. Alla fine lo sguardo di Meta, ormai adulta, si alza oltre il desco familiare, nel dolente commiato dall'infanzia…
da qui

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