mercoledì 9 settembre 2015

dice papa Francesco: le parrocchie se si chiudono diventano un museo - Alberto Bobbio

Se le chiese e le parrocchie hanno le porte chiuse non si devono chiamare chiese, ma musei. Papa Francesco ammonisce nuovamente circa la forma della Chiesa come “casa accogliente” secondo lo spirito del Vangelo. Lo fa nel corso della catechesi generale che dedica alla Chiesa e alla famiglia, specificando che la Chiesa deve avere “la forma di una famiglia” che accoglie tutti e non quella di una “setta esclusiva”. Spiega che nella Chiesa c’è Pietro e Giovanni, ma anche “l’affamato e l’assetato, lo straniero, il perseguitato, la peccatrice e il pubblicano, i farisei e le folle”. Insomma tutti sono uguali per il Vangelo e tutti devono essere accolti allo stesso modo, perché così ha fatto Gesù. “E’ una lezione forte per la Chiesa, i discepoli stessi sono scelti per prendersi cura di questa assemblea, di questa famiglia di ospiti di Dio”. Bergoglio ha ribadito che l’alleanza tra famiglia e Chiesa è “cruciale”. Ha sottolineato che “non importa” se una famiglia “è povera” e “un po’ sgangherata”, perché la Grazia di Dio dà la forza per affrontare le situazioni. Anche la comunità cristiana deve fare la sua parte, ha aggiunto il Papa. E ha spiegato che bisogna superare “atteggiamenti troppo direttivi e troppo funzionali, favorire il dialogo interpersonale e la conoscenza e la stima reciproca”.  Il Papa ha citato anche una sua riflessione di qualche anno fa riportata in un libro pubblicato dalla Libreria editrice vaticana: “Contro i centri di potere ideologici, finanziari e politici, riponiamo le nostre speranze in questi centri dell’amore evangelizzatori, ricchi di calore umano, basati sulla solidarietà e la partecipazione e anche sul perdono tra noi.
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