domenica 10 luglio 2016

Post, Share, Arrest - Alex Kane


Attivisti di Fb nel mirino del governo israeliano

Secondo quanto riportato da Alternativenews.org: “In base al decreto militare 101, è stato imposto il divieto per i palestinesi che vivono sotto la legge marziale di dimostrare e pubblicare qualsiasi cosa riguardi ‘questioni politiche’”. Le forze di sicurezza israeliane hanno arrestato 400 palestinesi per il loro attivismo sui social media, da quando l’insurrezione palestinese è iniziata lo scorso ottobre 2015.
La mattina del 28 agosto 2014, due giorni dopo la fine del conflitto tra Israele e Hamas a Gaza, Sohaib Zahda è salito su un taxi collettivo a Hebron per andare a Ramallah, dove aveva un colloquio di lavoro.
Il trentatreenne Zahda, proprietario di un paintball, difficilmente si potrebbe dire che sia un terrorista. Avido ciclista, parla arabo, italiano, francese ed inglese, ed è un membro dell’organizzazione non violenta Youth Against Settlements, che protesta contro i coloni israeliani che vivono a Hebron e nelle vicinanze. Zahda si oppone ad Hamas che lancia razzi su Israele. Gli piace raccontare ai visitatori che suo nonno aveva un amico ebreo a Hebron negli anni Venti.
Hebron e Ramallah distano circa 40 km l’una dall’altra. Per muoversi tra queste due città, i palestinesi sono tenuti a passare attraverso il check-point “container” presidiato dai soldati israeliani in una strada che connette la parte meridionale della Cisgiordania alle città centrali e settentrionali della medesima. Al check-point – che prende il nome da un container che una volta era situato alla barriera – i pedoni palestinesi si mettono in fila per il controllo delle loro carte d’identità, mentre le auto attendono di essere ispezionate e di ricevere il segnale per proseguire da parte dei soldati israeliani. Quando è arrivato il turno del taxi dove si trovava Zahda, i soldati israeliani a volto coperto hanno fermato il veicolo, hanno chiesto a Zahda di scendere e poi lo hanno ammanettato.
Hanno preso il suo cellulare e la sua borsa e lo hanno portato in una stanza prossima al check-point. Dopo due ore, gli è stato detto che era sotto indagini per aver minacciato un leader dell’esercito israeliano. La presunta minaccia sarebbe stata fatta su una pagina Facebook che incoraggiava ad una rivolta a Hebron. Zahda è stato poi bendato e messo su una jeep militare israeliana…


Traduzione di Martina Di Febo (Agenzia stampa Infopal – www.infopal.it)

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