Chiamata diretta,
orari docenti, assegnazione alle classi, incarichi collaboratori sono a rischio
corruzione: a dirlo l'ANAC
L'ANAC è "l'Autorità Nazionale Anticorruzione", che giorno
13 aprile 2016 ha emanato la delibera n. 430 che analizza i motivi di possibili
corruzioni all'interno delle istituzioni scolastiche.
Il documento analizza quali processi all'interno delle scuole
possono essere a rischio corruzione.
Nell'elenco vengono riportati svariati processi che
riguardano la progettazione del servizio scolastico, i processi di
organizzazione, di autovalutazione dell'istituto, il processo di sviluppo e di
valorizzazione delle risorse umane, valutazione degli studenti, gestione dei
locali.
Tra i processi a rischio corruzione vengono elencati, ad
esempio: gli incarichi ai docenti coerenti con il PTOF, l'assegnazione dei
docenti alle classi, l'elaborazione degli orari, conferimento supplenze, gli
incarichi dei collaboratori, l'adozione dei libri di testo.
La soluzione offerta dall'ANAC riguarda la trasparenza nella
pubblicazione delle graduatorie interne con attribuzione di legittimi punteggi
o pubblicazione sul sito della scuola i criteri per la definizione degli orari
di servizio.
Tra i timori espressi dall'ANAC anche il conferimento degli
incarichi di docenza (la chiamata diretta) che secondo l'Autorità
Nazionale, può creare "discriminazioni e favoritismo nell'individuazione
all'interno degli ambiti del personale cui conferire incarichi."
Il documento non si limita ad individuare il problema, ma dà
anche la soluzione. Il consiglio è di definire, "anche attraverso la
consultazione degli organi collegiali, e pubblicazione sul sito internet della
scuola, dei criteri oggettivi per l'attribuzione di incarichi". La
"diramazione di circolare esplicative dei criteri". Nonché "la
pubblicazione tempestiva degli incarichi di docenza conferiti".
Chiamata
diretta, school bonus, alternanza scuola-lavoro: processi a rischio corruzione.
PSP, intervenga l'ANAC
I partigiani della scuola pubblica ha nuovamente
scritto al presidente dell'ANAC Cantone, al fine di evidenziare alcuni
procedimenti a rischio di corruzione, evidenziati nella delibera n. 430 della
medesima autorità nazionale anticorruzione e determinati dalle novità
introdotte dalla legge di riforma della scuola.
I procedimenti evidenziati dai PSP riguardano la
chiamata diretta, lo school bonus, l'alternanza scuola-lavoro e le scelte
didattiche dei docenti che potrebbero essere influenzate dal DS, in quanto è lo
stesso ad assumere i docenti.
Riguardo al primo aspetto, ossia la chiamata diretta,
i PSP evidenziano che le misure volte ad evitare il rischio corruzione
nell'ambito della chiamata diretta, previste nella medesima delibera ANAC, non
saranno rispettate, per una questione legata alla tempistica. Nel documento
dell'ANAC, infatti, si consiglia, al fine di rendere il processo di
assegnazione dell'incarico ai docenti dell'ambito, di definire criteri
oggettivi per poi procedere alla pubblicazione degli stessi, anche tramite
circolari esplicative, e degli incarichi conferiti. Incrociando le date di
pubblicazione degli avvisi e quelle in cui i docenti dovranno caricare i
curriculum su Istanze On line, è evidente che i dirigenti possono pubblicare
gli avvisi dopo che i docenti caricano i curriculum, per cui si potrebbero
definire dei criteri su misura per il docente che si vuole
"chiamare". In particolare - scrivono i PSP - nella scuola
secondaria di secondo grado i CV devono essere caricati a cominciare dal 16
agosto mentre i criteri verranno individuati a cominciare dal 18 agosto, ossia
due giorni dopo. Secondo tale tempistica, dunque, le misure
previste dall'autorità anticorruzione sono inapplicabili: prima i curriculum e
poi gli avvisi con i criteri.
Quanto allo school bonus, i PSP ritengono che i
finanziatori delle scuole potrebbero determinare le scelte dei dirigenti, la
cui valutazione è legata dal raggiungimento degli obiettivi delineati nell’atto
di indirizzo e dalla valorizzazione delle risorse umane, che necessitano di un
investimento economico che non può trovare appoggio in fondi d’istituto
tanto ridotti da dover essere alimentati dai contributivolontari dell’utenza.
L’unico appiglio che avrebbe il Dirigente Scolastico per soddisfare la responsabilità
di risultato che gli consentirebbe di accederealla retribuzione appositamente
prevista per la sua figura professionale sarebbe dunque il reperimento di
finanziamenti esterni privati. Privati, che a detta dei PSP, potrebbero
finanziare la scuola in cambio magari dell'assunzione di un docente loro amico
o dell'acquisto di beni e servizi nella loro azienda da parte dell'Istituto.
L'alternanza scuola - lavoro potrebbe anch'essa
determinare dei processi corruttivi di “cambio di utilità” tra impresa e
Dirigente scolastico o tra aziende e famiglie, atteso che quest’anno
alcuni istituti, in difficoltà per l’assenza di un registro
dell’alternanza con le varie imprese, hanno demandato alle stessefamiglie la
ricerca di aziende disponibili a questa pratica di tirocinio e la
valutazione dell’azienda concorre a quella curricolare dell’allievo.
Ultimo aspetto, oggetto della missiva dei PSP all'ANAC
riguarda l'influenza, che il DS potrebbe esercitare sulle scelte didattiche dei
docenti e la valutazione, essendo il dirigente medesimo ad assumere gli
insegnanti, a valutarli e ad attribuirgli il bonus premiale.
Alla luce di quanto suddetto, i PSP chiedono un
incontro anche pubblico con il presidente Cantone, che potrebbe intercedere nei
confronti del Miur affinché corregga tutte le storture della legge n.
107/2015.
se l'ANAC (Autorità Nazionale Anticorruzione), guidata dal magistrato Raffaele Cantone, dice che la legge n. 107/2015 (la Buona Scuola) è potenzialmente criminogena ci sarebbe da preoccuparsi, no?
RispondiEliminamentre la società civile è in vacanza, come accade spesso, le due associazioni di dirigenti scolastici, di recente nascita, Nsdsevnsuc (1) e Dmlhdegacmlt (2) proclamano: "Lasciateci lavorare!"
(1) Nsdsevnsuc è la sigla di "Noi siamo dirigenti scolastici e voi non siete un cazzo"
(2) Dmlhd(ld)egacmlt è la sigla di "Dio me l’ha data (la dirigenza)e guai a chi me la tocca"