Una donna di 46 anni di Torino si è data fuoco nella sede torinese
dell’INPS che, licenziata lo scorso gennaio dopo un
rapporto lavorativo decennale, ancora non percepiva l’indennità di
disoccupazione. Ora lotta per la vita.
Sempre di ieri la notizia della Corte dei Conti che, nella relazione
sul rendiconto generale dello Stato, ha lanciato l’ennesimo monito su quello
che ritiene uno dei problemi dell’Italia, il debito pubblico che
[…] impone all’Italia un percorso di
rientro dei conti più di quanto lo richiedano i vincoli fissati dall’Unione
europea.
Le due notizie comparivano ieri
sull’homepage dei principali siti giornalistici, eppure pochi sanno che esiste
un collegamento tra le due: il percorso di rientro dei conti lascia sul terreno
molte vittime e prepara il terreno ad altre future vittime. La riduzione del deficit è la causa del progressivo impoverimento
del Paese e della permanente disoccupazione.
Non solo. Uno Stato impegnato a
rispettare i vincoli di spesa imposti dalle politiche di austerità ha le mani
legate nel momento in cui deve dare una risposta tempestiva alla disperazione
dei singoli. Poche cose sono invise ai sacerdoti dell’austerità come la piena
occupazione. Non ci sono Piani di Lavoro Transitorio per ridare ai disoccupati
dignità, né tempestivi interventi per non lasciare soli i più deboli.
I mercati, si sa, adorano quando i più
deboli sono lasciati soli a lottare tra loro in quella moderna arena chiamata
libero mercato.
da qui
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