giovedì 19 settembre 2024

BlackRock diventa socio del nostro Governo. C’è chi la chiama colonizzazione… - Giuseppe Gagliano

La crescente influenza di BlackRock all’interno dell’economia italiana, sottolineata dalla possibile gestione degli asset di SACE (il gruppo assicurativo e finanziario controllato dal Governo italiano attraverso il ministero dell’Economia), rappresenta un chiaro esempio di come le principali istituzioni finanziarie globali stiano rafforzando il loro controllo su settori strategici delle economie nazionali.


In un contesto geopolitico sempre più dominato da dinamiche economiche e finanziarie, la presenza di Larry Fink, amministratore delegato di BlackRock, in eventi di rilevanza internazionale come il G7 italiano non appare casuale. Il gruppo, già fortemente radicato nel tessuto economico italiano con ingenti partecipazioni in aziende leader come Eni, Enel e Intesa San Paolo, mira a consolidare ulteriormente il proprio ruolo di attore chiave nella gestione della liquidità pubblica e privata.

Questa strategia si inserisce in un quadro più ampio di “colonizzazione” economica, dove i confini tra pubblico e privato diventano sempre più labili, e le decisioni strategiche per lo sviluppo delle infrastrutture finanziarie e industriali vengono prese da entità globali, spesso distanti dalle priorità locali. Questo fenomeno si inserisce nel contesto del neoliberismo dominante che ha caratterizzato le politiche europee negli ultimi decenni, dove le privatizzazioni e l’intervento dei grandi capitali stranieri sono stati favoriti a scapito della sovranità economica nazionale.

Parallelamente, la politica di Sahra Wagenknecht in Germania rappresenta un raro tentativo di riscoprire una sinistra autenticamente sociale, che pone al centro della propria agenda politica temi fondamentali come il lavoro, la casa e i diritti sociali collettivi, in contrapposizione alla deriva neoliberista della sinistra tradizionale. L’inquietudine verso il suo movimento, tanto tra le élite economiche quanto tra i partiti socialdemocratici, riflette il timore che una forza politica capace di coniugare pacifismo, internazionalismo e diritti sociali possa minare l’egemonia di un sistema politico-economico che ha finora privilegiato i grandi interessi privati e le politiche di austerità.

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