giovedì 30 luglio 2015

Non sta al porco dire che è sporco - Couao-Zotti Florent

un giallo africano, con soldi, droga, morti, belle donne, con un ritmo d'inseguimento, a Cotonou (che significa imboccatura del fiume della morte, dice wikipedia).
non è Parigi, né Los Angeles, è Cotonou, sull'oceano.
un viaggetto lì costa poco, col libro, e non ci si annoia, né si prende troppo caldo - franz






Il titolo è un proverbio tradizionale africano: nei 24 capitoli in cui è diviso il libro troviamo altrettanti titoli-proverbio o presunti tali, dal momento che alcuni sembrano proprio usciti da una penna satirica e giocosa. Se il romanzo di Mourad non potrebbe che essere ambientato al Cairo, quello di Zotti è contemporaneamente molto beniniano e molto americano. Se ci lasciamo trasportare dalle suggestioni della storia immaginiamo i personaggi con i tratti della gangster-movie americana di serie b e con il ritmo indiavolato e granguignolesco dei film di Quentin Tarantino. Un pulp, dunque tutto schizzi di sangue e pestaggi…

Comincerò definendolo graffiante: la prosa asciutta – ottima la traduzione di Claudia Ortenzi e ottimo il bilanciamento con termini lasciati in lingua locale – e la trama non priva di aggressività e di una generosa dose di violenza rendono la lettura disturbante al punto giusto. Non ci si può però esimere dal sottolineare come Couao-Zotti abbia voluto ritrarre una Cotonou intrisa di sangue, droga, criminalità più o meno organizzata, corruzione. E’ evidente l’intento di critica sociale e politica, nella più nobile interpretazione del termine, cosÏ come la testardaggine del protagonista, investigatore privato con un passato nelle forze dell’ordine, rende onore a quella parte della popolazione che non si rassegna e conta su un futuro migliore…


Donne fatali quante ne volete, fasci di banconote, una buona riserva di polvere bianca, qualche morto, un lungo inseguimento, due o tre scene torride nei bassifondi di Cotonou, città più popolosa e capitale economica del Benin, dove il tchoukoutou (birra di mais) scorre a fiumi. Nel nuovo libro di Florent Couao-Zotti sono riuniti tutti gli ingredienti classici di un buon romanzo poliziesco…
Nicolas Michel, Jeune Afrique
Internazionale, numero 971, 19 ottobre 2012

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