La scelta di ritornare a schierare euromissili da tempo banditi è di una
gravità assoluta
Oggi in gioco c’è il rischio di una guerra nucleare sempre più vicina con la decisione della Nato di schierare nuovamente gli euromissili entro il 2026. Siamo all’inizio di un’escalation in quanto la Russia agirà di conseguenza. È responsabilità di ciascuno di noi prendere posizione.
Il rischio di una guerra nucleare è serio e sta bruscamente crescendo. È necessario che le voci più illuminate si alzino per fermare una catastrofe che si avvicina.
Negli
anni ‘80, consapevoli della gravità di questo rischio, Ronald Reagan e Michail
Gorbaciov, anche sotto pressione europea, hanno firmato una serie di accordi
tra USA e Unione Sovietica, per contenere il rischio. Cruciale è stato
il trattato sulle forze nucleari a medio raggio (INF), quelle più rischiose
per l’Europa, perché permettono uno scambio nucleare senza la distruzione
totale reciproca delle superpotenze. Il trattato ha portato all’eliminazione di
2692 missili e a un abbassamento sostanziale del rischio e delle tensioni
internazionali.
Questo trattato è stato annullato, inizialmente dagli
Stati Uniti nel 2018, e oggi la NATO ha deciso di schierare nuovamente
in Germania missili che erano proibiti dal trattato INF. Le grandi potenze
giocano sulla pelle di noi europei con il fuoco (nucleare).
La
decisione contribuisce ad alzare bruscamente le tensioni internazionali, già
altissime, e ad avvicinare in maniera sconsiderata il rischio di una
catastrofe. Come sempre, dall’una e dall’altra parte, la colpa viene attribuita
interamente alla parte avversa. I nostri governanti, invece di adoperarsi per
risolvere in modo ragionevole e consensuale i problemi del mondo, ci stanno
gettando nello stesso avventurismo bellicoso che ha portato in passato alle
guerre più catastrofiche.
Con questo appello lanciamo un preoccupato allarme
perché la scelta di ritornare a schierare euromissili da tempo banditi è di una
gravità assoluta. L’opinione
pubblica non ha sufficientemente percepito il pericolo che si profila. Con i
nuovi missili ipersonici la situazione può sfuggire di mano anche per
un semplice errore e le decisioni di rappresaglia nucleare vengono
prese in una manciata di secondi.
L’uso
delle armi atomiche è immorale come pure il possesso, perché un incidente o la
pazzia di qualche governante può distruggere l’umanità, come sottolinea Papa
Francesco che invita a riflettere sulle parole di Albert Einstein: “La quarta
guerra mondiale si farà con i bastoni e con le pietre”.
Oggi in
gioco c’è il rischio di una guerra nucleare sempre più vicina con la decisione
della Nato di schierare nuovamente gli euromissili entro il 2026. Siamo
all’inizio di un’escalation in quanto la Russia agirà di conseguenza.
È
responsabilità di ciascuno di noi prendere posizione e
chiedere ragionevolezza. Facciamo sentire la nostra voce prima
che i nuovi euromissili vengano installati.
Domenico
Gallo - giurista
Fiorella
Mannoia - cantante
Alessandro
Marescotti - mediattivista
Mons.
Giovanni Ricchiuti - arcivescovo
Carlo
Rovelli - fisico
Alex
Zanotelli – missionario
Note: Chi è interessato ad aderire pubblicamente e a promuovere l'appello
attraverso i propri canali scriva a questa email:
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