se
qualcuno cerca un romanzo dove ci sia sesso, droga e rock and roll, ecco il
romanzo adatto.
ma
il libro non parla di sesso, droga e rock and roll, se non di striscio, parla d’altro.
ci
sono 400 pagine per arrivare a capire il disegno del mondo che fa Tersite
Rossi, si parte da molto lontano, come sempre il futuro e il presente appaiono
camminando sulle gambe del passato, che si può far finta d’ignorare, ma non funziona.
se
noi siamo come nani sulle spalle di giganti (come diceva Bernardo di Chartres) è vero anche che l’ombra
del passato non sparisce mai.
c’era una volta un mondo, quello della Dea Madre,
protagonista del libro, che Marija Gimbutas ha chiamato “società gilaniche, sincrasi coniata proprio per rappresentare il grado di
assoluta parità tra i sessi in cui queste società (diffuse, all’epoca, in buona
parte del Mediterraneo) erano organizzate” (da
qui e da
qui).
le società gilaniche vennero sostituite da
società in cui il sesso maschile diventava predominante e padrone, un po’ come
oggi, no?
il
mondo finanziario (protagonista del libro, Tersite si ispira a questa storia) è diventata un'arma, una continuazione della guerra con altri mezzi, un
mondo solo maschile, che decide su tutto e tutti, al di sopra dei governi, che
devono obbedire, o essere sostituiti.
come
sa chiunque legga qualcosa quello che fa il mondo finanziario all’umanità è
cronaca, non fantascienza.
appare
poi un altro livello, esistono quelli che decidono tutto (quanta acqua e a che
prezzo si può bere, per esempio) ma lasciamo a voi incontrare questo livello, e
non è un videogioco (ecco qui
un esempio).
buona
lettura.
Un filo sottile lega la sorte di un rampante banchiere di
Wall Street, un taciturno ragioniere di provincia e un'inquieta antropologa
alla ricerca di un'amica scomparsa, e di se stessa. Un filo che si srotola e tesse
un'avventura che costringe i protagonisti - popoli antichi, monaci guerrieri,
uomini d'affari senza scrupoli e intellettuali ambigui - a interrogarsi
sull'origine dei sentimenti umani più profondi, l'amore e l'odio. Un filo a cui
si aggrappano uomini e donne stritolati dalla crisi economica d'inizio
millennio, agli albori della guerra più sanguinaria di tutti i tempi. Un filo
tirato dal potente Dio del Cielo e dalla benigna Dea della Terra. E dal quale
tutti noi siamo inestricabilmente avvolti. Ma qual è il segreto della Grande
Madre custodito dalla Sacerdotessa? Perché qualcuno è disposto a uccidere pur
di eliminarne la memoria? E quale relazione esiste tra l'attacco dei seguaci
del Cielo a quelli della Terra e il più grande crimine compiuto dopo la Seconda
guerra mondiale? Poche risposte, per troppe domande. Eppure, basterebbe
guardarsi alle spalle. Per capire quando, e come, è cominciato tutto.
…I
signori della cenere è un libro complesso, che sovrappone diverse tematiche
letterarie e che racconta le storie di Lorenzo, rampante banchiere di Wall
Street italiano di origine, di Aldo, cinquantenne ragioniere milanese
licenziato e di Petra, commessa in profumeria per bisogno e antropologa per
studi, alla ricerca di se stessa e di un’amica scomparsa. Tre persone che più
diverse tra loro non potrebbero essere. Tre protagonisti: un banchiere, un
ragioniere e un’antropologa legati per puro caso da un sottile filo che li
coinvolgerà in una gigantesca avventura. Un filo che srotolandosi li
costringerà a fare i conti con usanze di antichi popoli, con monaci guerrieri,
con uomini d’affari con la pelliccia sullo stomaco, vera razza criminale. Un
filo che sarà fatale per Aldo, che costringerà Lorenzo a scalare il sistema
dall’interno nell’intento di abbatterlo prendendo la scorciatoia d’obbligo di
arrivare ai vertici della Banca mondiale e Petra a impersonificare la nuova
Sacerdotessa della grande Dea Madre per rivelare il suo segreto ai popoli.
Un filo a cui si attaccano gli uomini e le donne in preda alla spaventosa e disastrosa crisi economica d’inizio millennio, agli albori di una nuova guerra che si rivelerà la più sanguinaria di tutti i tempi, e a interrogarsi sull’origine dei sentimenti umani più profondi: l’amore e l’odio. Siamo tutti degli insulsi burattini prigionieri dei fili tirati dal Dio del Cielo e dalla Dea della Terra? Fili che legano e coinvolgono ogni persona. Chi o cosa si nasconde davvero nella setta dei monaci guerrieri? Qual è il potente segreto della Grande Madre custodito dalla Sacerdotessa? Perché si è disposti a uccidere pur di eliminarne la memoria? E qual’ è il punto in comune tra l’aggressione dei seguaci del Cielo a quelli della Terra e il più grande crimine compiuto dopo la Seconda guerra mondiale? Poche e brutte risposte per troppe domande. In realtà basterebbe guardare dentro e dietro di noi e per capire quando, e come, tutto sia cominciato…
Un’ardita storia di fantapolitica che deve far riflettere.
Un filo a cui si attaccano gli uomini e le donne in preda alla spaventosa e disastrosa crisi economica d’inizio millennio, agli albori di una nuova guerra che si rivelerà la più sanguinaria di tutti i tempi, e a interrogarsi sull’origine dei sentimenti umani più profondi: l’amore e l’odio. Siamo tutti degli insulsi burattini prigionieri dei fili tirati dal Dio del Cielo e dalla Dea della Terra? Fili che legano e coinvolgono ogni persona. Chi o cosa si nasconde davvero nella setta dei monaci guerrieri? Qual è il potente segreto della Grande Madre custodito dalla Sacerdotessa? Perché si è disposti a uccidere pur di eliminarne la memoria? E qual’ è il punto in comune tra l’aggressione dei seguaci del Cielo a quelli della Terra e il più grande crimine compiuto dopo la Seconda guerra mondiale? Poche e brutte risposte per troppe domande. In realtà basterebbe guardare dentro e dietro di noi e per capire quando, e come, tutto sia cominciato…
Un’ardita storia di fantapolitica che deve far riflettere.
Inesorabile,
amaro, controverso. I signori della cenere, edito da Pendragon,
è un libro “forte”, violento e penetrante come solo la vera narrativa
d’inchiesta può essere, e deve essere. Colpisce dritto al cuore del lettore,
che vede scardinate una dopo l’altra le sue piccole certezze, distrutta la sua
rassicurante ragnatela d’indifferenza, per piombare in un mondo oscuro, dove le
peggiori nefandezze diventano l’indegna cartina tornasole della natura umana.
L’obiettivo è la lucida
indagine alle radici del male che avviluppa l’umanità dalla notte dei tempi,
riproducendosi nelle diverse epoche della storia come un gigantesco mostro
multiforme.
E
gigantesco, bisogna dirlo, è anche il lavoro che ha impegnato il collettivo di
scrittura Tersite Rossi, a cui si deve l’imponente dispiegamento di materiali e
personaggi, il banchiere squalo, l’antropologa insoddisfatta, il ragioniere
licenziato, figure
dalla straordinaria carica emblematica che riflettono le contraddizioni e le
distorsioni di questa difficile contemporaneità…
…In nome della cenere, del
nulla che rimane nell’animo di quel pugno di omuncoli potenti, ricchi
e svuotati da ogni sentimento, abili sfruttatori e commercianti di morte.
Lorenzo, Aldo e Petra. Buio, penombra e luce. Vittime e carnefici di un sistema
avido e distorto, lucido di follia. Consapevoli nei limiti del loro lato umano,
di quanto sta accadendo, travolti dagli eventi che loro stessi hanno
contribuito a creare. Diversi e lontani, ma al centro di tutto, al di là dei
principi, della coscienza, della parola data. Costretti a proteggersi, anche da
loro stessi. Parti dello stesso universo che si completano, senza mai
esprimersi del tutto. Che si promettono, senza mantenersi.
Tersite Rossi, collettivo
di scrittura che affronta il tema di una crisi economica globale e
spaventosamente attuale, e le sue terribili conseguenze. Crisi
impersonificata da tre personaggi distanti per cultura, formazione e
provenienza. Protagonisti, loro malgrado, del quotidiano, legato alla loro
storia personale, che inevitabilmente torna a galla, influenzando lo scorrere
delle cose.
Ottimo romanzo di
riflessione, denso di avvenimenti e di informazioni. Il
ritmo ben sostenuto invita all’attenzione sui particolari. Immergetevi.
Assolutamente consigliato.
… Costruito a partire da
una matrice di indagine
antropologica affascinante e suggestiva, I signori della cenere è
un romanzo coraggioso nel
raccontare i mali del mondo e l'abiezione di un'epoca che ancora non vuole
imparare dal passato e in cui chi guida il carro del progresso (progresso?)
perpetua un principio immutato:
i (pochi) più forti sono disposti alle azioni più turpi per mantenere il
proprio potere schiacciando i (tanti) deboli. E coraggioso nell’indicare quanto
“ancestrale” sia l’origine di tale attitudine dell’essere umano. È un
romanzo sorprendente nell’immaginare
(immaginare?) quali trame e
quali oscure entità si
siano celate nel corso dei secoli e si celino ancora dietro le scelte dei potenti.
È un romanzo ardito e visionario nell'immaginare cosa potrebbe salvare l'Umanità. È un
romanzo corale e avvincente.
Fortemente “politico
”, anche, ma senza togliere neanche una
goccia di supsense a un formidabile cocktail narrativo: personaggi forti, ritmo
sostenuto, risvolti imprevedibili, marcia di avvicinamento al finale in
sensazionale crescendo, chiusura a sorpresa. Trasposto per il cinema sarebbe un
grande film.
Raccontando qualcosa di “incredibile” si
può arrivare molto vicini alla verità. E questo è il potere che custodisce chi
scrive narrativa.
…Il romanzo ha la forza di una tragedia classica
con il taglio crudo della realtà contemporanea. Corre veloce tra passato remoto
e presente, tra Creta e New York, con un ritmo incalzante che non da tregua al
lettore. Il susseguirsi di fatti collocati temporalmente e geograficamente
rende molto vivo e reale il racconto. La narrazione è dura quanto la realtà dei
nostri giorni, il crimine è volgare e spietato e chi lo commette non si muove
per passione o rabbia, ma per un freddo e spietato piano. La spiegazione dei
meccanismi economici è semplice tale da fa capire anche ai non addetti i
meccanismi speculativi. Un libro che appassiona e fa riflettere, apre sguardi
nuovi alla nostra società e ci interroga sul nostro modo di vivere.
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