Lettera
ai cappellani militari, Lettera ai giudici è un
libro di Lorenzo
Milani pubblicato da Il Pozzo di Giacobbe, curato da Sergio
Tanzanella.
Lorenzo
Milani aveva letto la lettera dei cappellani militari, decide di rispondere e
scrive la lettera ai cappellani militari,
la sua lettera viene diffusa e pubblicata, Lorenzo Milani viene denunciato, lui
scrive una lettera ai suoi giudici, non viene condannato solo perché è morto.
Tutta
la storia con i documenti viene ricostruita e contestualizzata da Sergio Tanzanella.
Avevo letto (e riletto) i libri di Lorenzo Milani e le
lettere ala fine degli anni settanta, e non me ne sono più dimenticato, e
quindi rileggere ancora un libro di e su don Milani mi sembra una cosa bella.
Questo libro sarà per moltissimi persone, che non sanno o non
ricordano questa storia, una scoperta di un mondo paradossale, che è quello
reale, con i preti che benedicono le guerre.
A pagina 89 il curatore cita le parole, nel 1956, di Pio XII:
”un cittadino cattolico non può appellarsi alla propria coscienza per rifiutare
di prestare i servizi e adempiere i doveri fissati per legge”.
(Interessante come la Chiesa cattolica qualche anno dopo
dicesse esattamente l’opposto a proposito di un’altra legge dello Stato, ma
questo è un altro discorso)
Don
Milani è come il bambino che dice che l’imperatore non ha i vestiti, come il
Grillo Parlante per Pinocchio, criticare le
guerre e chiamare assassino chi uccide non si può dire, a don Milani
gliela hanno fatta pagare.
A
50 anni dalla morte (il 26 giugno del 1967), pochi giorni fa, come accade ai
profeti o ai disertori, arriva il sigillo della santità, o quasi, con la visita
e le parole di papa Francesco a Barbiana (leggi qui
e qui).
ecco
due documentari (dal sito della Rai)
Lorenzo Milani, vita di un prete scomodo (qui)
Lorenzo Milani raccontato dai suoi allievi (qui)
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