(chi ha
officiato il funerale fascista di sassari?)
prima o poi
sarebbe dovuta arrivare la prova della piazza, e la prova della piazza
puntualmente è arrivata; vi sono stati dei precedenti illustri, quali il
progetto di predappio come museo nazionale e il funerale di pino rauti a roma;
ma la prova della piazza è toccata a sassari, e precisamente sul sagrato di una
chiesa;
ora, al di
là delle dichiarazioni di sdegno o dei gridi
di guerra, è necessario capire bene tre cose che corrispondono ai tre officianti di questa danza macabra:
di guerra, è necessario capire bene tre cose che corrispondono ai tre officianti di questa danza macabra:
prima cosa,
o primo officiante: quale è il senso costituzionale della sentenza della corte
di cassazione (gennaio 2018) che dichiara legittima l’espressione di simbologie
fasciste purchè non apologetica?
seconda
cosa, o secondo officiante: quale è il senso di un rito funebre della chiesa
cattolica, che al cosiddetto segno della pace e alla formula decisiva ”andate
in pace” lascia conseguire blasfeme e rituali dichiarazioni di fascismo?
terza cosa,
o terzo officiante: quale titolarità ha il comune di sassari sulla piazza
corrispondente al sagrato della chiesa, con tanto di vigili e sorveglianze?
consiglio di
considerare la questione alla luce della recentissima decisione del parlamento
spagnolo di togliere ai resti funebri di francisco franco la dignità del
memoriale nazionale, garantendo agli eredi solo una privata traslazione;
la vicenda
di sassari mette in evidenza l’imbecillità (finta o reale) della sentenza della
cassazione, in coerenza con la quale se io sono un leader riconosciuto della
mafia o della pedofilia i miei adepti possono ”privatamente” rendermi
”pubblico” omaggio in una chiesa o in una piazza senza che ciò possa essere
ritenuto materia reato ovvero di pubblica offesa;
la vicenda
di sassari mette anche in evidenza che la chiesa, in genere deputata
all’espressione dell’estrema pietà e del perdono, non fa mai uso del suo
corrispondente dovere di scomunica nell’uso blasfemo del rito funebre, quello
che porta l’uomo all’ impegno di tacere nella consegna dell’anima a dio;
la vicenda
di sassari, in ultimo, mette anche in evidenza la volontaria impotenza della
pubblica autorità sugli spazi di sua competenza, e precisamente su cosucce come
manifestazione non autorizzata, apologia di fascismo e altro;
se di fronte
a un fatto simile tu povero cittadino provi sgomento, o sei semplicemente un
idiota o il tuo sgomento è fondato; purtroppo non sei un idiota; tu sei
sopraffatto da una suprema corte che spaccia nella forma di un diritto privato
(il cordoglio in un funerale) una mortifera droga pubblica (l’apologia di
fascismo); tu sei ingannato da un clero officiante un rito di perdono che
tuttavia concede di buon grado il confine del sacro ai gridi di vendetta; e
infine tu sei preso per culo da una autorità cittadina che ti crocifigge per
una affissione non timbrata ma che concede la sua piazza a esibizioni vietate
dalla costituzione della repubblica;
personalmente
penso che sia sbagliato confidare nella tregua politica consigliata dalle
cerimonie della morte: le cerimonie sono ”sempre” pubbliche, e dunque un patto
di questo genere esige reciprocità, oppure si avanza il tempo degli avvoltoi.
Nessun commento:
Posta un commento