venerdì 8 marzo 2019

Ringrazio Netanyahu per avermi ricordato il mio desiderio di distruggere lo Stato ebraico - Odeh Bisharat




Non sono riuscito a dormire per tutta la notte La gioia di distruggere lo Stato ebraico scorreva attraverso ogni fibra del mio corpo. Ringrazio il Primo Ministro Benjamin Netanyahu per avere portato la mia attenzione sui partiti arabi, che stanno lavorando per “l’eliminazione dello Stato di Israele”. Finché non l’ha menzionato, non avevo  percepito l’immenso impulso che mi aveva travolto; dove diavolo l’avevo nascosto per così tanto tempo?
Il problema è che anche se nutro un desiderio feroce di distruzione, non ho esperienza pratica in tale questione. Io e tutti gli Arabi che vivono in Israele siamo ancora dei novizi in tale opera.. Quindi Netanyahu, quando porti queste informazioni alla nostra attenzione, sarebbe meglio se tu, allo stesso tempo, ci offrissi anche un corso accelerato nell’arte della distruzione. Durante tutta la nostra vita, siamo stati quelli che la distruzione l’hanno subita, sia che si tratti delle nostre case o delle nostre vite in generale.
Insegnaci, per esempio, come espellere l’80 percento della popolazione ebraica oltre confine, come accadde nel 1948. Insegnaci come attuare la legge che si rivolge ai ” presenti assenti”, così che ogni Ebreo che non era a casa durante il censimento, anche se era solo al supermercato, ha avuto la sua proprietà espropriata ed è stato espulso oltre confine. Avanti, insegnaci come distruggere un’intera comunità ebraica, ad esempio Cesarea, dove vivi, per popolarla con ricchi arabi, come sta accadendo ora a Umm al-Hiran nel Negev.
Più seriamente: queste accuse sono arrivate subito dopo che Netanyahu aveva lavorato duramente per unire il partito Otzma Yehudit, il Ku Klux Klan di Israele, con altri partiti di destra, per evitare che qualsiasi voto (di destra) vada disperso. È un classico esempio del bue che dà del cornuto all’asino. Questo atto è così odioso che persino l’AIPAC,  la lobby di estrema destra, non sopporta la puzza che emana.
Ma in Israele, ogni affermazione  velenosa ne richiede un’altra a “bilanciamento”, anche se potrebbe sembrare ingiustificata e non meno tossica. Così, abbiamo avuto la disgustosa dichiarazione di Benny Gantz: “Nel nostro governo non avremo né Kahane né Balad (partito arabo).” Beh, mi perdonerete, miei adorabili amici, ma gli Arabi non consegneranno la merce per te. Il loro supermercato non include questa merce schifosa.Il Ku Klux Klan è il marchio dei regimi bianchi razzisti. Gli Arabi sono le vittime della discriminazione e dell’esclusione. Ciononostante, la voce dominante tra le loro file è quella che chiede la pace basata su due Stati.
Quindi, per favore, non proiettate i mali della società discriminante su chi viene discriminato. È semplicemente illogico e non corrisponde alla realtà. Gli Arabi in Israele hanno combattuto per anni una lotta parlamentare democratica. Solo una mente contorta può collegarla al desiderio di distruggere Israele.
Mentre Gantz, nel suo paragone malevolo, voleva delegittimare gli eredi di Kahane, Amit Segal, il commentatore televisivo di Yedioth Ahronoth, voleva fare un simile confronto per dare legittimità al Ku Klux Klan israeliano. Segal, per chiunque non lo sappia, è figlio di Hagai Segal, un terrorista ebreo condannato.
Mentre pensavo a Segal come a una star dei media israeliani, un brutto pensiero mi è passato per la mente. Se un arabo figlio di un terrorista fosse stato nella posizione di Segal, cosa avrebbe potuto aspettarsi? Ecco cosa ho immaginato. Ogni volta che fosse apparso in onda, sarebbe stato trafitto da infinite domande: come si sente il figlio di un terrorista? Si identifica con le azioni di suo padre? Giustifica quelle azioni? Ma Amit Segal è esente da tutto questo, dopotutto è figlio di un terrorista ebreo, non arabo, Dio non voglia.
Comunque, sono felice per lui. È stato fortunato a nascere ebreo, quindi ai suoi genitori non sono stati negati i benefici della sicurezza sociale. Sei fortunato, Segal, ad essere il figlio di un terrorista ebreo.

(Trad: Grazia Parolari “contro ogni specismo, contro ogni schiavitù” – Invictapalestina.org
Fonte: https://www.haaretz.com/opinion/.premium-thanks-to-netanyahu-for-reminding-me-of-my-urge-to-destroy-the-jewish-state-1.6962700?fbclid=IwAR34fVMXoURWIaJdSEFIYmtScFPpV93yfRQcXDTw_bEOtGyVmyqmc8M8Dus)

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