(da Remocontro)
Una rivelazione del Daily Mail a inizio aprile che due settimane dopo scopre un verminaio. Lo Special Boat Service, le Forze speciali della Royal Navy britannica combattono segretamente ma da tempo nello Yemen al fianco delle truppe saudite e degli Emirati Arabi contro gli insorti sciti Houthi. Opzione politica certo esecrabile per molti, ma la vera vergogna quando le Nazioni Unite aprono una indagine sulla schieramento in campo da parte saudita ed accanto ai nostri super soldati , di bambini e ragazzi soldato.
Si sapeva, anche se non molto propagandato, di un ruolo diretto delle forze militari di Londra nel conflitto che dal 2015 vede gli anglo-americani appoggiare indirettamente (con informazioni d’intelligence, forniture militari e aerei da rifornimento in volo) la coalizione araba a guida saudita. Antico vizio coloniale senza impero emerso grazie alle rivelazioni del Daily Mail che ha riferito di 5 incursori della Marina feriti nei giorni scorsi durante degli scontri a fuoco con le milizie Houthi
in operazioni ‘coperte’ in genere sporche.
Operazioni coperte =
sporche
Il Daily Mail specificava che i cinque
sarebbero stati feriti durante una battaglia a Sa’dah, nel nord dello Yemen,
dove operano una trentina di militari delle forze speciali di Sua Maestà.
Campagna militare tenuta segreta dal governo britannico e che coinvolgerebbe
solo le forze speciali in operazioni appunto ‘coperte’. SBS assieme Special Air
Service del British Army, attualmente impiegati ‘a basso profilo mediatico’
(segreto se ti riesce) in Siria, Libia e nello Yemen a supporto degli
imvarazzati alleati sauditi.
Ma, notizia di oggi ‘Wednesday, Apr 17th 2019’ «UN launches investigation after Mail on Sunday exposé reveals British Special Forces are fighting on same side as child soldiers in Yemen civil war». L’Onu avvia un’indagine sulle forze speciali britanniche stanno combattendo dalla stessa parte dei bambini soldato nella guerra civile dello Yemen. Molto organizzazioni umanitarie denunciano che i bambini yemeniti di 13 anni sono considerati abbastanza vecchi per combattere con i sodati adulti e professionisti assoldati.
Ma, notizia di oggi ‘Wednesday, Apr 17th 2019’ «UN launches investigation after Mail on Sunday exposé reveals British Special Forces are fighting on same side as child soldiers in Yemen civil war». L’Onu avvia un’indagine sulle forze speciali britanniche stanno combattendo dalla stessa parte dei bambini soldato nella guerra civile dello Yemen. Molto organizzazioni umanitarie denunciano che i bambini yemeniti di 13 anni sono considerati abbastanza vecchi per combattere con i sodati adulti e professionisti assoldati.
Ora The Mail on Sunday
Il reportage del Daily Mail aveva già
scatenato interrogativi polemici ai Comuni sulla complicità della Gran Bretagna
nel suo sostegno all’Arabia Saudita, a smentire le affermazioni del governo
secondo cui il Regno Unito “non è parte della guerra”. Ora il reportage sulle
forze speciali ferite mentre combattevano dalla stessa parte dei bambini
soldato nello Yemen. «In seguito al nostro articolo abbiamo ricevuto una
richiesta di informazioni da parte delle Nazioni Unite. Abbiamo accettato di
trasmettere prove delle nostre fonti all’Onu.
Sempre il Daily Mail aveva rivelato che alcuni genieri della Royal Air Force mandati in Arabia Saudita per riparare aerei sarebbero scampati alla morte dopo che un drone teleguidato dai ribelli filo-iraniani alcuni mesi fa è stato fatto esplodere sulla base militare saudita di King Khalid, distruggendo due aerei Tornado presenti nella base per lavori di manutenzione. Il ministero della Difesa aveva sostenuto che nessun britannico era stato ferito in quell’occasione, ma nei giorni scorsi l’ex ministro Andrew Mitchell ha rinnovato la domanda.
Sempre il Daily Mail aveva rivelato che alcuni genieri della Royal Air Force mandati in Arabia Saudita per riparare aerei sarebbero scampati alla morte dopo che un drone teleguidato dai ribelli filo-iraniani alcuni mesi fa è stato fatto esplodere sulla base militare saudita di King Khalid, distruggendo due aerei Tornado presenti nella base per lavori di manutenzione. Il ministero della Difesa aveva sostenuto che nessun britannico era stato ferito in quell’occasione, ma nei giorni scorsi l’ex ministro Andrew Mitchell ha rinnovato la domanda.
Yemen, affari e vergogna
La guerra nello Yemen e il sostegno alla
campagna militare araba guidata da Riad continua a essere una ‘spina nel
fianco’ per gli europei. Dopo mesi di acceso ma semiclandestino dibattito, nei
giorni scorsi è stato raggiunto un compromesso a Berlino sull’export delle armi
all’Arabia Saudita. Il divieto all’esportazione di sistemi di difesa sarà
prolungato di 6 mesi e sono state fissate le condizioni per proseguire la
partecipazione tedesca a programmi militari con i partner europei, ersempio le
bombe costruire in Sardegna.
Niente nuovi contratti con i sauditi fino al 30 settembre ma concludere i progetti europei a condizione -ipocrisia + presa per il sedere- «che i prodotti della difesa non vengano usati nella guerra in Yemen». Gran Bretagna e Francia scontente, ognuna con una volpe sotto l’ascella e qualche affare in corso. I cacciabombardieri Typhoon prodotti dal consorzio italo-anglo-tedesco-spagnolo Eurofighter che Londra cerca di vendere ai sauditi anche nell’ultima versione. E i ‘nein’ di Berlino minacciano l’intero lucroso affare.
Niente nuovi contratti con i sauditi fino al 30 settembre ma concludere i progetti europei a condizione -ipocrisia + presa per il sedere- «che i prodotti della difesa non vengano usati nella guerra in Yemen». Gran Bretagna e Francia scontente, ognuna con una volpe sotto l’ascella e qualche affare in corso. I cacciabombardieri Typhoon prodotti dal consorzio italo-anglo-tedesco-spagnolo Eurofighter che Londra cerca di vendere ai sauditi anche nell’ultima versione. E i ‘nein’ di Berlino minacciano l’intero lucroso affare.
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