L’avvocato
franco-palestinese Salah Hamouri, 33 anni, è stato liberato il 30 settembre
dopo oltre un anno e più di 400 giorni di detenzione amministrativa in una
prigione israeliana nel deserto del Negev. “Salah
è stato liberato ed è agli arresti domiciliari – ha dichiarato il suo avvocato
Mahmoud Hassan – Non potrà partecipare a nessuna celebrazione (per
la sua liberazione, ndr) per 30 giorni,
come gli è stato vietato di prendere parte a manifestazioni o attività
militanti nello stesso periodo”.
Nato a
Gerusalemme da madre francese e padre palestinese, Salah Hamouri è stato imprigionato dalle autorità di
Tel Aviv diverse volte. La detenzione più lunga è stata quella dal
2005 al 2011 dopo la condanna, mai avvalorata da accuse concrete, di aver fatto
parte di una cellula del Pflp che stava pianificando l’assassinio del rabbino
Ovadia Yossef, fondatore del partito ultra-ortodosso di destra Shass.
Dichiaratosi
sempre innocente e liberato nel 2011 (nello scambio di prigionieri per la
liberazione del soldato israeliano Gilad Shalit) l’attivista
franco-palestinese si era poi dedicato, dopo la laurea in giurisprudenza, alla
causa dei prigionieri palestinesi nell’associazione palestinese Addameer.
Qual è stata
l’ultima accusa di Tel Aviv nei confronti del giovane avvocato Hamouri? Essere
un attivista vicino al Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina
(Pflp) e sostenere la causa per i diritti dei prigionieri nelle carceri. Il caso di Hamouri ha avuto una forte
eco in Francia con numerose proteste da parte di esponenti politici della
sinistra d’oltralpe e con una massiccia campagna di sostegno internazionale
lanciata dal quotidiano comunista L’Humanité. Lo stesso
ministero degli esteri francese ha fatto pressioni in questi mesi definendo le
motivazioni per l’incarcerazione “assurde ed inesistenti, a tal punto da
violare la convenzione di Ginevra ”.
L’autorità
carceraria israeliana ha, inoltre, negato qualsiasi tipo di contatto tra Salah
Hamouri e i suoi familiari: misura repressiva spesso utilizzata da Tel Aviv nei
confronti delle migliaia di prigionieri politici.
Salah Hamouri è stato arrestato, come spesso avviene
in Palestina, in stato di “detenzione amministrativa”. Il regime di detenzione
amministrativa permette a Israele di incarcerare qualsiasi persona, dissidente
o attivista palestinese, per diversi mesi, rinnovabili all’infinito, e senza
dover notificare nessuna accusa o capo d’imputazione. Una pratica di massa
definita dalle organizzazioni in difesa dei diritti umani come “forma illegale di repressione
politica” visto che si può “essere incarcerati senza un’accusa
precisa e si può rimanere in detenzione amministrativa, senza un regolare
processo, anche per anni”.
Altra
vicenda simile a quella di Hamouri è quella di Khalida Jarrar parlamentare del
Fronte popolare per la liberazione della Palestina, femminista e attivista per
i diritti civili. Jarrar, 54 anni,
capo della Commissione parlamentare dei prigionieri palestinesi e vice
presidente di Addameer, è stata messa in regime di “detenzione amministrativa”
per un presunto reati relativi alla sicurezza nazionale il 2 luglio
2017 e tuttora resta in carcere pur non avendo mai ricevuto “accuse precise” o un
processo davanti alle autorità di sicurezza di Tel Aviv.
In un
recente appello per la sua liberazione rilasciato dal marito sul sito di
informazione indipendente franco-belga Investig’Action, la
stessa Jarrar ha indicato come l’utilizzo delle detenzione amministrativa “sia
un tentativo di eliminare i leader politici che resistono all’occupazione ed
alle violenze israeliane nei Territori Occupati con la volontà di indebolire la
lotta palestinese”.
“La pratica
illegale della detenzione amministrativa – afferma il Pflp in un comunicato –
non riuscirà a indebolire o fermare la lotta del popolo palestinese per la
resistenza all’occupazione e per contrastare i progetti che tentano di
liquidare la causa palestinese» Secondo Addameer, nel 2018, sono oltre 5.500 i
detenuti nelle carceri con 300 adolescenti, 61 donne e 24 giornalisti di cui
circa 500 in regime di detenzione amministrativa.
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