Riace (si pronuncia Riach con una A lunga
alla fine) è una piccola città calabrese nel Sud dell’Italia, sul Mar Ionio.
Questa zona della Calabria è nota per la sua costa spettacolare, per le spiagge
di sabbia bianca e per le belle acque marine. E’ anche noto per la sua potente
mafia, che si chiama ‘ndrangheta, che domina il territorio con la sua corruzione
controllata dai clan che si introduce la maggior parte degli aspetti della
realtà politica ed economica, orchestrando, allo stesso tempo il commercio
globale di eroina che passa attraverso gli enormi porti industriali della
regione. La Calabria, però, è anche famosa per i suoi visionari utopici e per
la lotta a favore di una migliore condizione umana.
Come molte città calabresi, lo storico
vecchio villaggio di Riace è situato sulle colline, dove sarebbe stato
protetto dalle invasioni dei pirati e degli invasori durante l’epoca medievale.
C’è uno sviluppo balneare più moderno che è destinato al turismo estivo e ai
frequentatori delle spiagge. La zona attorno a Riace è arida e desertica con
terra bianca cosparsa da oliveti e da alberi di frutta che sembrano lottare per
sopravvivere. Inoltre, come molte città italiane del sud, negli anni ’90 la
stessa Riace era in gran parte una città fantasma che lottava per sopravvivere.
Le sue strade strette e tortuose e gli affascinanti edifici in pietra
sono state in gran parte abbandonate, quando una grossa struttura per
l’inscatolamento dei pomodori ha chiuso e i cittadini di Riace sono
andati a trovare lavoro nel nord industrializzato.
Nel 1998 il vecchio stile di vita agrario
che era di gran lunga più sostenibile e con una base locale di produzione
alimentare e di negozi artigianali, era scomparso con l’avvento della
“americanizzazione”, la produzione di massa e il consumismo di massa.
L’economia abbandonata di Riace non riusciva a sostenere neanche un bar o un
ristorante locale a causa della sua popolazione che si riduceva, e le sue
scuole locali erano a rischio di chiusura. Come molte città italiane nel
Meridione, Riace stava per diventare del tutto disabitata.
E’ stato nel 1998 che una barca carica di
200 rifugiati curdi che scappavano dalla persecuzione politica in Iraq,
in Siria e in Turchia, sono sbarcati su una spiaggia vicino a Riace. Come molti
sanno bene, da decenni c’è stato un flusso di migranti che lottava per
raggiungere l’Europa. Arrivano dalle regioni sfruttate, ridotte alla fame
e devastate dalla guerra in Africa e in Medio Oriente, come: Iraq, Palestina,
Siria, Libia, Burkina Faso, Somalia and Ruanda, tanto per nominarne alcune che
sono più comunemente note per i loro conflitti, la loro carestia e la guerra.
In quanto giovane attivista di sinistra
in quel tempo, il futuro ed attuale sindaco, Domenico Lucano, ha avuto una
visione. Ha proposto di ospitare questi rifugiati nella città collinare
abbandonata e fatiscente, Riace, invece che queste persone sopportino i
soggiorni di mesi nei campi di detenzione per migranti in tutta l’Italia
meridionale. Da questo la sua visione è cresciuta. Nel 1999, Domenico Lucano,
noto come Mimmo, ha creato un’associazione chiamata progetto per Città Future e
ha intrapreso un programma per ripopolare la sua città di Riace con migranti di
tutto il mondo. Sfidando il razzismo e la paura degli stranieri che
alimentavano tendenze anti-immigrati, Lucano ha concepito la creazione di una
comunità integrata formata da residenti e da immigrati di tutta l’Africa e il
Medio Oriente che lavoravano fianco a fianco per far rivivere la città e
rinnovare l’economia locale. La sua visione è diventata costantemente una
realtà ed è stata proclamata un modello di dignità umana, di solidarietà e di
integrazione dalle Nazioni Unite e dalle organizzazioni per i diritti umani,
dagli attivisti e dai leader di tutto il mondo.
Con i finanziamenti dell’Unione Europea,
destinati a sostenere la sussistenza della popolazione migrante, Mimmo Lucano
ha pensato in maniera anticonvenzionale e ha investito nella creazione negozi
di artigianato, di ristoranti e centri sociali che impiegavano e
responsabilizzavano la popolazione migrante e allo stesso
tempo rinnovavano l’economia locale. I cittadini locali
lavoravano fianco a fianco con i migranti. Ed è stato creato un modello
armonioso di integrazione che è diventato noto come il modello più avanzato di
accoglienza dei migranti e che, allo stesso tempo, rinvigoriva l’economia
locale. Nel 2012, Lucano ha creato una valuta locale c he poteva essere usata
dai residenti nei negozi, nei ristoranti e nei caffè locali. La città di Riace
è rinata con una celebrazione forte e bella della dignità umana e di rispetto
della diversità. Nel 2014 c’erano residenti che rappresentavano oltre venti
nazioni. Le scuole rifiorivano con bambini locali e immigrati che crescevano
fianco a fianco; molti cittadini che avevano abbandonato Riace tornavano a casa
dal Nord per partecipare a questo modello di città future per l’umanità.
Contrastando il sistema di raccolta dei
rifiuti gestito dall’eco-mafia nella regione ionica della Calabria, Mimmo
Lucano ha creato un sistema di riciclaggio porta a porta, usando 13 asini
e gestito da due cooperative locali che fanno lavorare fianco a fianco locali e
immigrati. La città di Riace ha ridotto del 50% la sua produzione di rifiuti,
usando questo modello e stava programmando anche una produzione di latte di
asina. Gli asini facevano parte anche di sessioni terapeutiche che si è
dimostrato che migliorano la situazione sociale e psicologica dei bambini e
degli adulti che soffrono di PTSD (Post-Traumatic Stress Disorder – Disturbo
post-traumatico da stress) collegato ai traumi che molti di
questi migranti hanno sopportato, all’ autismo e ad altre malattie simili.
L’interazione tra esseri umani e animali si è dimostrata efficace per alleviare
alcuni dei sintomi negativi associati a queste condizioni.
Malgrado i suoi straordinari successi, il
progetto Città Future di Riace, non è stato accolto a braccia aperte dalla
mafia locale ed è ora sotto un attacco completo da parte del governo xenofobo e
razzista, guidato dal Ministro dell’Interno Matteo Salvini. La mafia in
Calabria è brutale e ha considerato come una minaccia il modello di integrazione
e di dignità di Riace. In Calabria ci sono casi documentati di schiavitù
attuale dove i lavoratori immigrati vengono sfruttati per coltivare i campi e
pulire l strade e spesso vengono loro fornite soltanto delle tende dove dormire
e un pasto al giorno come retribuzione. Nel 2010 c’è stata una vera rivolta di
schiavi nella vicina città di Rosarno, contro la mafia locale, e la schiavitù
continua fino a oggi, ed è ora alimentata dalla xenofobia, dal razzismo e dal
neofascismo dello stato.
A cominciare dal 2017, i finanziamenti
forniti a Riace per sostenere la sua popolazione di migranti sono stati
tagliati e il sindaco è stato incriminato per l’uso improprio di
tali finanziamenti, aiutando l’immigrazione illegale e appaltando illegalmente
la rimozione della spazzatura. E’ accaduto proprio che queste incriminazioni da
parte dello stato siano coincise con il lancio imminente di una serie
televisiva basata sul modello di Riace e intitolata “Tutto il mondo è paese”,
prodotta dalla RAI, la televisione di stato italiana. Questa serie rappresenta
Riace come un bel modello di solidarietà umana che si contrappone
completamente alla politica razzista e neofascista del governo di coalizione
tra il Movimento 5 Stelle, populista, e la Lega Nord tradizionalmente xenofoba.
Con il pretesto di queste incriminazioni, questa serie che comprende alcune
delle maggiori star del cinema italiano, è stata bloccata
Alla fine della primavera di quest’anno,
Domenico Lucano aveva iniziato uno sciopero della fame per protestare contro
l’attacco dello stato a Riace. Questa estate la gente si è concentrata a Riace
da tutto il mondo per dimostrare il proprio appoggio e solidarietà per il
progetto.
Due settimane fa sono riuscito ad andare
a Riace e a essere testimone di prima mano della situazione sul terreno e
a incontrarmi brevemente con il sindaco. La situazione è terribile. Tutti i
negozi e le iniziative non sono più in funzione. Il sindaco è stato stressato e
inquieto. Alcuni dei migranti residenti se ne stavano andando via per cercare
di trovare lavoro altrove. Una raccolta online di 300.000 euro non è stata
sufficiente per mantenere operativo il progetto Città Future e ci sono state
delle forze che hanno operato per sfrattare l’associazione dalla sua sede
centrale.
Dopo anni di crisi economica e di
stagnazione politica dopo Berlusconi, e dopo il fallimento terribile del
Partito Democratico Italiano, creato a ispirazione del Partito
Democratico degli Stati Uniti, un’ondata di neofascismo sta dilagando nel
paese. Il movimento populista 5 Stelle fondato dal comico Beppe Grillo,
trasformatosi in politico, ha fatto una decisa svolta a destra e ha
formato una coalizione con la Lega Nord che è xenofoba, sfacciatamente
razzista e contraria agli immigrati. Matteo Salvini, il ministro dell’Interno è
diventato il leader di fatto del paese e ha scelto il sindaco di Riace per
farne oggetto di offese spregiative e di insulti. Proprio la settimana scorsa
Salvini ha annunciato una legge anti-immigrati che dovrebbe tagliare i
finanziamenti alla comunità di immigrati. Questo arriva dopo mesi di politiche
di chiusura dei confini e di severe restrizioni applicate alle missioni di
ricerca e soccorso da parte delle organizzazioni per i diritti umani. Si sa che
finora, quest’anno, circa 2000 migranti sono morti in mare tentando di
attraversare il Mediterraneo, ma molti temono che questa cifra sia una
valutazione bassa, dato che è difficile determinare che cosa accade, poichè i
porti sono bloccati.
Da questo martedì Mimmo Lucano, sindaco
di Riace è agli arresti domiciliari per avere aiutato l’immigrazione illegale
nel paese. E’ davvero una caricatura della giustizia e un momento spaventoso
dato che il fascismo è tornato in Italia con la persecuzione sponsorizzata
dallo stato dei dissidenti politici che avviene di nuovo. Mentre scrivo, è in
corso una mobilitazione di massa con un importante dimostrazione di solidarietà
che viene organizzata questo sabato a Riace e in importanti città di tutto il
paese. La resistenza sta aumentando ma deve affrontare uni stato di polizia
razzista e fascista, imbaldanzito che è stato autorizzato bilateralmente
dalla amministrazione Trump. Ora gli italiani paragonano questa situazione alla
persecuzione sotto Hitler nella Germania nazista. Proprio questa settimana,
Lewis Eisenberg, l’ambasciatore degli Stati Uniti in Italia, che ha lavorato
per la Goldman Sachs, è un finanziere Repubblicano e tirapiedi di Trump,
ha affermato che l’Italia è il modello tipico di democrazia nel mondo. Tutto il
mondo è paese. E’ ora di ribellarci insieme.
(Michael Leonardi vive a Toledo, Ohio e può essere contattato su mikeleonardi@hotmail.com
ripreso da Z Net – www.znetitaly.org
Originale: Counterpunch
Traduzione di Maria Chiara Starace;
traduzione © 2018 ZNET Italy – Licenza Creative Commons CC BY NC-SA 3.0)
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