domenica 13 gennaio 2019

Revocato premio ad Angela Davis perché sostiene diritti dei palestinesi



Il Birmingham Civil Rights Institute dell’Alabama ha revocato il premio “Fred Shuttlesworth” per i diritti umani alla filosofa, docente universitaria e storica attivista dei diritti umani americana Angela Davis. Il motivo dietro la decisione è il sostegno che Davis manifesta per i diritti dei palestinesi sotto occupazione militare israeliana. “Ho imparato ad oppormi con la stessa passione sia all’antisemitismo e sia al razzismo. In questo contesto mi sono avvicinata alla causa palestinese”, ha spiegato la docente 74 enne dicendosi molto stupita dalla decisione presa alla commissione del premio. Davis ha denunciato chi vuole punirla per aver chiesto che lo Stato di Israele smetta di opprimere i palestinesi. “L’attacco nei miei confronti è un attacco contro lo spirito di indivisibilità della giustizia”, ha protestato.
A spingere affinché il premio fosse revocato è stato in particolare il “Centro per la conoscenza dell’Olocausto” di Birmingham che ha espresso “preoccupazione e delusione” per il riconoscimento assegnato a Davis. Ha quindi invitato il centro per i diritti umani a “riconsiderare la decisione” in considerazione del “sostegno esplicito” offerto dalla docente alla campagna Bds per il boicottaggio internazionale di Israele. Dopo questo intervento il Birmingham Civil Rights Institute ha comunicato che “in seguito a un esame più attento delle dichiarazioni della signora Davis abbiamo concluso che non soddisfa tutti i criteri su cui si basa il premio”.
Davis da parte sua ha annunciato che il mese prossimo andrà ugualmente a Birmingham per prendere parte a “un evento alternativo”. Una coalizione locale di attivisti e cittadini ha organizzato una iniziativa pubblica a sostegno della docente centrata sul suo impegno per i diritti umani e il lavoro che svolge contro l’ingiustizia in giro il mondo.
Angela Davis è un’attivista del movimento afroamericano ed è stata militante del Partito Comunista degli Stati Uniti d’America fino al 1991. Nata a Birmingham in un quartiere dominato da un profondo razzismo contro i neri, sin da adolescente si avvicina al Partito comunista e alla lotta per i diritti degli afroamericani. Laureatasi alla Brandeis University, in Massachusetts, si trasferì in Francia e in Germania dove divenne allieva del grande filosofo ed esponente della Scuola di Francoforte, Herbert Marcuse. Tornata negli Usa, venne arresta e incarcerata per il suo presunto collegamento con la rivolta del 7 agosto 1970 guidata da Jonathan Jackson e dalle Pantere Nere che vide anche l’uccisione di un giudice. Davis risulterà innocente e verrà assolta con formula piena. In carcere la militante comunista scriverà alcune delle pagine più famose della contestazione statunitense. La sua liberazione fu sostenuta, fra gli altri da Jean-Paul Sartre.
Di recente Angela Davis ha insegnato nel dipartimento di storia dell’Università della California a Santa Cruz, dove ha diretto il Women Institute. Negli ultimi anni si è opposta all’orientamento islamista di una parte del movimento  afroamericano.


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