Fa caldo, il
cambiamento climatico avanza, la guerra si avvicina e chi sta male sta sempre
peggio. Fatalità? Assolutamente no, esiti necessari collegati alle precise
scelte di favorire la sopravvivenza di questo sistema marcio spazzando
via in nuce ogni possibile alternativa.
Non è solo
la pur pessima Meloni. Il Fatto Quotidiano ha illustrato in
modo convincente le contraddizioni e l’incoerenza di Lega e Partito democratico, pacifinti della
domenica, usi a dichiarazioni demagogiche sul riarmo, puntualmente smentite dalla
prassi parlamentare sia italiana che europea.
Non contenti
di questo vaniloquio e di questa vergognosa incoerenza di
alleati e finti oppositori, che continua a spianarle autostrade di consenso in
un elettorato sempre più disgustato e disorientato dalla
”politica”, intesa come l’ignobile teatrino quotidiano di lorsignori, incapaci
di articolare una parola chiara su di un tema qualsivoglia, Meloni e i suoi
scherani, in prima fila Piantedosi e Nordio, affilano le armi della repressione,
casomai ci fosse qualcuno non disposto ad essere narcotizzato da Schlein &
C.
Il Servizio
Penale dell’Ufficio del Massimario e del Ruolo della Corte di Cassazione, destando
le ire di Nordio, ha sottoposto ad acuta e dettagliata disamina il Decreto
Legge impropriamente intitolato alla Sicurezza, ravvisandovi una
nutrita serie di illegittimità costituzionali a cominciare
dall’adozione stessa dello strumento del decreto in evidente assenza dei
requisiti necessari di necessità ed urgenza.
Nel merito
il Decreto in questione si caratterizza per un’abnorme estensione della
sfera penale, inventando nuove fattispecie volte a colpire la mobilitazione
sociale e il dissenso, anche non violento, attuando anche forme vere e proprie
di criminalizzazione del libero pensiero. Altro che
garantismo, di cui si riempiono spesso la bocca lo stesso Nordio e settori
forzaitalioti e non solo. Per loro garantismo significa impunità
assoluta della classe politica e imprenditoriale e dei ricchi in
genere, la cui altra faccia è costituita dalla spietata persecuzione dei meno
abbienti, anche in quanto tali, ma soprattutto se ardiscono prendere
consapevolezza della propria condizione e organizzarsi in quanto tali.
Si delinea
insomma una giustizia sempre più di classe, cui va opposto un
garantismo che, per essere davvero tale, deve essere anch’esso necessariamente
di classe.
L’ampio
strumentario contenuto nel suddetto decreto vuole consentire una navigazione
tranquilla al governo Meloni verso i lidi della catastrofe ambientale,
del riarmo, della guerra sempre più probabile e della continuazione del
sostegno al governo israeliano impegnato nel genocidio e nella
soluzione finale della questione palestinese.
La
possibilità di infiltrare agenti, anche con ruolo direttivo, nelle
organizzazioni politiche antagoniste, corona un vecchio sogno dell’eversione
antidemocratica e golpista che ha avuto in Licio Gelli l’esponente
più noto. Evidentemente Meloni e Piantedosi ambiscono a controllare tutta
l’opposizione, compresi i suoi settori più combattivi e genuini, tanto per il
Pd non serve, data la folta presenza al suo interno di pinepicierno e simili
che rivestono in modo egregio il ruolo di agenti del governo e
del capitale senza necessità di investire risorse umane ad hoc.
Da qui la gravissima infiltrazione di
un numero ancora imprecisato di agenti dell’”antiterrorismo” dentro Potere al
Popolo e con ogni probabilità altre organizzazioni della vera sinistra.
Messi alle
strette dalle interrogazioni parlamentari, Piantedosi & C. farfugliano
e balbettano, data la loro evidente incapacità di giustificare
simili mostruosità, come pure il proliferare delle intercettazioni
telefoniche autorizzate o meno. Il tutto configura una crescita di apparati
paralleli e incontrollati, magari a volte anche in conflitto tra loro. A quando
sparizioni e torture, caro Piantedosi e cara Meloni?
Nell’inquietante
panorama caratterizzato da una finta opposizione, compresa quella sindacale,
votata all’incoerenza, all’inconcludenza e all’impotenza, il governo
Meloni ci vuole trasformare, in accordo alle peggiori tradizioni nazionali,
in un popolo di servi privi di ogni più elementare sentimento della dignità e
della vergogna, pronti ad applaudire alle nozze dei potenti che, come Bezos,
usano Venezia e i suoi oltre 1500 anni di storia gloriosa come scenario per il
suo pacchiano e sfarzoso matrimonio.
E, ben più
grave, a subire passivamente il riarmo a beneficio esclusivo
del complesso militare industriale, sia esso yankee o germanico, con le
appendici nostrane tipo Leonardo. Ovvero a tollerare il sostegno
concreto e fattivo del genocida Netanyahu che ha già
sterminato finora, secondo le credibili stime dell’Università di Harvard, circa 377mila Palestinesi,
la metà dei quali bambini, e continua a farlo ogni giorno sotto gli occhi
complici e compiaciuti della madre cristiana Giorgia Meloni, nel totale e vergognoso
silenzio di gran parte della politica e dei giudici che pure abbiamo
più volte sollecitato.
Riuscirà
questo governo, col determinante appoggio dei suoi numerosi e potenti
infiltrati nel Partito democratico, a portare a compimento il genocidio
morale del popolo italiano? Ne riparleremo a aettembre, o forse anche
prima. Popolo italiano, se ci sei batti un colpo.
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