Ok va bene, era importante cercare di frenare questa ondata populista di
destra che ammicca l’occhio al fascismo, si dimentica delle leggi razziali ed
ha scordato come sia stato importante l’apporto che l’Italia ha dato allo
sterminio di ebrei, Rom e gay. Va bene quindi la fiumana di trasmissioni,
dirette e “celebrazioni” per la giornata della memoria. Potrebbero però cercare
di spiegarmi Marino Sinibaldi, Paolo Mieli, Lilli Gruber, Maurizio Mannoni ecc…
per che cosa realmente vogliono ricordare? Vogliono ricordare
perché non succeda più? Allora, se il motivo è veramente questo, perché non
riescono mai ad attualizzare il ricordo portando alla luce quelle situazioni
che nel nostro pianeta stanno riproponendo discriminazioni, vessazioni,
soprusi, assassinii legate a doppio filo all’olocausto? Quello che hanno appena
fatto le signore ed i signori di cui sopra nei giorni passati non è
ricordare ma “celebrare”. Vuote celebrazioni che non influiscono in nulla
su quello che è o può essere un nuovo sterminio. Si , parlo di un nuovo
sterminio. Come li chiamate gli assassini mirati ad opera di cecchini che
sparano su manifestanti che chiedono il rispetto delle convenzioni
internazionali? Come lo chiamate lo sterminio di 2500 persone in un mese,
compresi 500 bambini? Come la chiamate l’impossibilità ad una vita degna di
questo nome da parte di una forza militare che presidia costantemente terre non
sue umiliando e deumanizzando la vita di milioni di palestinesi. E che
cosa è una esecuzione a sangue freddo di un resistente palestinese già ferito a
terra ed inerme da parte di un soldato israeliano? Soldato (Elor Azaria)
condannato ad una pena irrisoria e che ora fa il testimonial come “eroe”
nella propaganda elettorale di un vice ministro (Yaron Mazuz) del governo
Netanyahu? Avete un nome diverso per dei ragazzini e ragazzine ventenni che
provengono dall’America e da tutte le parti d’Europa che arrestano donne e
bambini che hanno il solo torto di difendere la loro terra?
Gli israeliani non sono il popolo ebraico, il popolo ebraico è un
popolo dalla connotazione religiosa ed in quanto tale non è definibile dai
confini nazionali di uno stato. Sono presenti in molte nazioni del mondo e sono
spesso in disaccordo con lo stato di israele. Si, mi si dirà che israele si sta
affannando a farlo diventare uno stato ebraico, ma la secolarizzazione
dell’ebraismo nello stesso israele gli sta dando molto filo da torcere. Sono
sempre più gli atei che non osservano o gli ebrei poco osservanti . Se ne
faranno una ragione è un trend mondiale che riguarda un po’ tutte le religioni
e speriamo che sia l’inizio del superamento delle religioni che ci possa
permettere in un futuro spero non troppo lontano di poter vivere in pace,
uguali tra fratelli (sembra quasi un ossimoro vero?). Ma torniamo
alla “Memoria“. Se io critico israele perché sta commettendo delle
atrocità contro il popolo palestinese, perché vengo considerato un antisemita
da molti giornalisti italiani e dalla quasi totalità degli israeliani pur non
rinnegando niente della Shoa ed anzi cercando di dare un senso alla sua
memoria? Che senso ha ed a chi giova mettere sullo stesso piano antisemitismo
ed antisionismo? La risposta purtroppo è molto semplice e me l’ha data Ira
Glunts un ebreo americano che il giorno del ricordo ha commentato: Il
giorno del ricordo dell’Olocausto è stato voluto nel 2005 dal governo
israeliano. Il suo scopo , così come tutte le commemorazioni dell’Olocausto ha
come obbiettivo principale quello di promuovere il sionismo . Certo
Glunts forse non sapeva che l’iniziativa israeliana all’ONU fu preceduta 5aa
prima dalla proposta di legge del parlamentare e giornalista italiano Furio
Colombo con la quale si istituì in Italia il giorno della memoria il 27
gennaio. Questa proposta poi rimbalzò all’ONU dove trovò il quasi fanatico
consenso degli israeliani pronti ad usare questa sacrosanta istituzione della
giornata della memoria a fini propagandistici. Se veramente vogliamo ricordare,
per far si che la memoria ci aiuti a che queste atrocità non accadano più,
perché non evitare che la propaganda israeliana lo utilizzi barbaramente e
senza scrupolo additando chiunque di antisemitismo ogni volta che si parla delle
sue atrocità commesse ai danni del popolo palestinese? E come mai Furio Colombo
ed i giornalisti di cui sopra non hanno mai difeso il giorno della memoria
dalle fredde e ciniche aggressioni propagandistiche degli israeliani?
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