mercoledì 6 febbraio 2019

Gli ebrei e la memoria. Gli israeliani e la propaganda - Gianni Lixi



Ok va bene, era importante cercare di frenare questa ondata populista di destra che ammicca l’occhio al fascismo, si dimentica delle leggi razziali ed ha scordato come sia stato importante l’apporto che l’Italia ha dato allo sterminio di ebrei, Rom e gay.  Va bene quindi la fiumana di trasmissioni, dirette e “celebrazioni” per la giornata della memoria. Potrebbero però cercare di spiegarmi Marino Sinibaldi, Paolo Mieli, Lilli Gruber, Maurizio Mannoni ecc… per che  cosa realmente  vogliono ricordare? Vogliono ricordare perché non succeda più? Allora, se il motivo è veramente questo, perché non riescono mai ad attualizzare il ricordo portando alla luce quelle situazioni che nel nostro pianeta stanno riproponendo discriminazioni, vessazioni, soprusi, assassinii legate a doppio filo all’olocausto? Quello che hanno appena fatto le  signore ed i signori di cui sopra nei giorni passati non è ricordare ma “celebrare”.  Vuote celebrazioni che non influiscono in nulla su quello che è o può essere un nuovo sterminio. Si , parlo di un nuovo sterminio. Come li chiamate gli assassini mirati ad opera di cecchini che sparano su manifestanti che chiedono il rispetto delle convenzioni internazionali? Come lo chiamate lo sterminio di 2500 persone in un mese, compresi 500 bambini? Come la chiamate l’impossibilità ad una vita degna di questo nome da parte di una forza militare che presidia costantemente terre non sue umiliando e deumanizzando la vita di milioni di palestinesi.  E che cosa è una esecuzione a sangue freddo di un resistente palestinese già ferito a terra ed inerme da parte di un soldato israeliano? Soldato (Elor Azaria)  condannato ad una pena irrisoria e che ora fa il testimonial come “eroe” nella propaganda elettorale di un vice ministro (Yaron Mazuz) del governo Netanyahu? Avete un nome diverso per dei ragazzini e ragazzine ventenni che provengono dall’America e da tutte le parti d’Europa che arrestano donne e bambini che hanno il solo torto di difendere la loro terra?
Gli israeliani non sono il popolo ebraico,  il popolo ebraico è un popolo dalla connotazione religiosa ed in quanto tale non è definibile dai confini nazionali di uno stato. Sono presenti in molte nazioni del mondo e sono spesso in disaccordo con lo stato di israele. Si, mi si dirà che israele si sta affannando a farlo diventare uno stato ebraico, ma la secolarizzazione dell’ebraismo nello stesso israele gli sta dando molto filo da torcere. Sono sempre più gli atei che non osservano o gli ebrei poco osservanti . Se ne faranno una ragione è un trend mondiale che riguarda un po’ tutte le religioni e speriamo che sia l’inizio del superamento delle religioni che ci possa permettere in un futuro spero non troppo lontano di poter vivere in pace, uguali tra fratelli (sembra quasi un ossimoro vero?).  Ma torniamo alla  “Memoria“. Se io critico israele perché sta commettendo delle atrocità contro il popolo palestinese, perché vengo considerato un antisemita da molti giornalisti italiani e dalla quasi totalità degli israeliani pur non rinnegando niente della Shoa ed anzi cercando di dare un senso alla sua memoria? Che senso ha ed a chi giova mettere sullo stesso piano antisemitismo ed antisionismo? La risposta purtroppo è molto semplice e me l’ha data Ira Glunts un ebreo americano che il giorno del ricordo ha commentato:  Il giorno del ricordo dell’Olocausto è stato voluto nel 2005 dal governo israeliano. Il suo scopo , così come tutte le commemorazioni dell’Olocausto ha come obbiettivo principale quello di promuovere il sionismo . Certo Glunts forse non sapeva che l’iniziativa israeliana all’ONU fu preceduta 5aa prima dalla proposta di legge del parlamentare e giornalista italiano Furio Colombo con la quale si istituì in Italia il giorno della memoria il 27 gennaio. Questa proposta poi rimbalzò all’ONU dove trovò il quasi fanatico consenso degli israeliani pronti ad usare questa sacrosanta istituzione della giornata della memoria a fini propagandistici. Se veramente vogliamo ricordare, per far si che la memoria ci aiuti a che queste atrocità non accadano più, perché non evitare che la propaganda israeliana lo utilizzi barbaramente e senza scrupolo additando chiunque di antisemitismo ogni volta che si parla delle sue atrocità commesse ai danni del popolo palestinese? E come mai Furio Colombo ed i giornalisti di cui sopra non hanno mai difeso il giorno della memoria dalle fredde e ciniche aggressioni propagandistiche degli israeliani?

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