Interventi di Franco
Astengo e Salvatore Palidda
TRAGEDIE - Franco Astengo
L’Italia
è un Paese costruito fra gli anni ’50-60 sulle macerie della guerra e sulla
spinta della motorizzazione di massa e dell’avvento del consumismo; si è smesso
di curarlo negli anni’90 con la deindustrializzazione, le privatizzazioni, il
territorio “da bere” e ha cominciato ad andare in pezzi nel corso degli ultimi
dieci anni senza che nessuno se ne curasse dopo la “grande abbuffata” dei
decenni precedenti.
Una
“grande abbuffata” e una noncuranza della realtà che hanno portato, come
conseguenza, non solo la distruzione delle infrastrutture, del territorio, di
migliaia di posti di lavoro ma anche il degrado e l’incattivimento dell’agire
politico.
In
questo modo oggi si sono rese evidenti situazioni che hanno resto incredibili
le istituzioni e minato alla base del sistema democratico, fino al punto da
aprire la strada a soluzioni potenzialmente molto pericolose.
Una
situazione che si presenta come grave responsabilità per chi, negli ultimi
vent’anni, ha condotto l’Italia dentro a questo vero e proprio baratro.
Responsabilità da non dimenticare.
Al
di là del cordoglio e delle drammatiche prospettive che il crollo del ponte sul
Polcevera determinano,questa mi sembra – in poche righe – la sintesi più
efficace per riassumere ciò che è accaduto e la difficile prospettiva che ci
troviamo di fronte.
La catastrofe di Genova è un ennesimo crimine politico - Salvatore Palidda
In
sintesi:
1)
si sapeva da decenni che questo ponte era da demolire perché costruito in base
a un progetto fallimentare …
2)
da sempre i governi concedono alla Società autostrade (da anni Benetton) di
auto-controllarsi, auto-certificarsi … ma poco dopo il crollo, il direttore ha
osato dire che non c’era alcuna avvisaglia di pericolo
3)
in Italia ci sono circa 45 mila viadotti e ponti di cui circa il 6=% a rischio
… e c’è da tremare se si pensa a questo sistema di assenza di controlli
4)
i disastri, le catastrofi si ripetono… come dicono geologi, ingegneri ed
esperti (non venduti al potere) dobbiamo aspettarci una ripetizione permanente
di lutti… e aggiungo: visto che i governi di destra o della ex-sinistra e ora
quello fascista-razzista-sessista non intendono promuovere alcun progetto di
risanamento generalizzato di tutte le situazioni a rischio ….
5)
manca una cultura della prevenzione e del risanamento indispensabile
6)
il signor Renzo Piano ora ha anche lui la faccia di dire che manca prevenzione
ecc. ma lui a Genova proprio il giorno dell’ultima alluvione ha sfornato un
nuovo progetto water front palesemente per le imbarcazioni da diporto e
nulla per le periferie e le strutture ad alto rischio
7)
da sciacalli i signori politicanti di oggi come quelli di ieri si metteno in
vetrina per mostrare quanto si stanno dando da fare e promettono… destra ed
ex-sinistra pronti a strumentalizzare il disastro per legittimare la Gronda (ovvero l’infrastruttura che dovrebbe collegare Genova con le
autostrade del nord) e la
TAV …
8)
Gronda, Tav, grandi opere e altro sono sempre dannose agli abitanti, al
territorio e iper dispendiose … è la shock economia.
9)
ancora una volta l’unica risposta giusta a queste catastrofi e disastri è la
resistenza da parte delle vittime, degli abitanti attivi con i professionisti e
ricercatori che collaborano con vittime e popolazione contro i rischi.
leggete qui
Resistenze
ai disastri sanitari, ambientali ed economici nel Mediterraneo
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